Siamo a Monopoli.
Pedalando in una bella mattinata di primavera partiamo dal centro città e ci dirigiamo lungo la provinciale per Alberobello.
Poco fuori paese svoltiamo a destra, percorrendo la strada comunale Rizzitello che dolcemente si abbarbica lungo la scarpata murgiana.
D’un tratto ci ritroviamo immersi in un paesaggio tanto austero quanto incantato: siamo giunti lungo i confini della ZSC – Zona Speciale di Conservazione “Murgia dei trulli”.
A destra si staglia la sagoma dell’antica Masseria San Salvatore, affacciata su una profonda vallata – la Lama del Corvo – ammantata da boschi che nascondono pareti rocciose e grotte, custodendo specie animali e vegetali di grande interesse.
Una rete di muretti a secco suddivide i campi agricoli in piccoli appezzamenti coltivati a uliveti, mandorleti e ciliegeti. I pendii delle colline circostanti, puntellati da trulli, sono talvolta sagomati da funzionali terrazzamenti tenacemente realizzati dai nostri avi.
Rimaniamo ammaliati alla vista di colossali querce centenarie, forse millenarie, miracolosamente scampate ai disboscamenti dei secoli passati.
Verso nord est lo sguardo spazia fino alla costa, dove Monopoli si staglia bianca e brillante sullo sfondo azzurro del mare Adriatico.
Pedaliamo lungo un sentiero che dalla strada di Rizzitello sale verso un ex campetto di calcio, ma attraversando un bellissimo seminativo, veniamo assaliti da un profondo senso di angoscia e frustrazione, al pensiero che l’Amministrazione comunale ha deciso di costruire qui un Centro di raccolta rifiuti.
Per quanto consapevoli dell’importanza di un centro di raccolta nell’agro, ci chiediamo tuttavia come sia possibile anche solo pensare ad un simile progetto in un tale contesto paesaggistico e naturalistico? Come possono integrarsi nel locale contesto, piazzali asfaltati, capannoni in ferro, strutture di servizio, mezzi e cassoni per la raccolta?
Come si possono aggirare i tantissimi vincoli di tipo paesaggistico, geomorfologico e naturalistico che insistono sull’area?
Possibile che non ci sia un’area più idonea e meno vincolata nelle zone più antropizzate delle vicine contrade?
E poi, l’Amministrazione comunale, ha considerato che le due strade al servizio del sito (Rizzitello e Lamascrasciola), sono assolutamente inidonee a sostenere un aumento considerevole del traffico di mezzi di servizio e fruitori perché molto strette e caratterizzate da pericolose curve ed elevate pendenze?
Continuiamo a pedalare senza trovare risposta a queste domande.
Poi, abbracciati dall’ombra rassicurante di una incantevole e monumentale roverella, ci rilassiamo al pensiero che le dettagliate relazioni che da tempo stiamo inviando agli Enti preposti, facciano riflettere l’Amministrazione Comunale e i Tecnici comunali.
Vorremmo che la Regione Puglia non rilasciasse le autorizzazioni per quello che si preannuncia come un ennesimo scempio ambientale.
Dr. Simone Todisco
Agrotecnico,Naturalista
Associazioni Centro Studi de Romita e Terre del Mediterraneo
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COMUNICATO STAMPA
Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 231/2019, il Comune di Monopoli approva un progetto per la realizzazione di un Centro comunale di raccolta rifiuti (analogo a quello già presente in Viale Aldo Moro) nell’agro, e precisamente al confine tra le contrade Rizzitello e Lamascrasciola.
Con Determinazione Dirigenziale n. 509/2020 della sez. ciclo rifiuti e bonifiche , la Regione Puglia ha inteso concedere un finanziamento per la realizzazione dell’opera a valere sulle risorse del POC 2014/2020, sulla base del progetto di fattibilità, preliminare e sintetico, presentato dall’Ente
comunale.
Un gruppo di lavoro, costituito da alcuni professionisti volontari, ha approfondito gli atti e la vincolistica esistenti sull’area e, dopo aver effettuato dei sopralluoghi sul sito individuato dall’Amministrazione, ha relazionato sull’assoluta inopportunità del sito quale sede di una piattaforma di raccolta di RSU (rifiuti solidi urbani).
Infatti, dallo studio eseguito è emerso come sulla particella interessata vigano numerosi vincoli paesaggistici e naturalistici, in un contesto di grande rilevanza e pregio.
In particolare la particella è interessata da vincoli del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, tra i quali: Bene Paesaggistico “Bosco”, Ulteriori Contesti Paesaggistici “Area di rispetto dei boschi” e “Paesaggi rurali – Parco Agricolo Multifunzionale di Valorizzazione della Valle dei Trulli”.
È inoltre presente un ramo del reticolo idrografico a finalità geomorfologica, individuato dalla Carta Idrogeomorfologica della Puglia come “corso d’acqua a carattere episodico”.
Infine, la particella risulta adiacente ai confini della Zona Speciale di Conservazione IT91200002 “Murgia dei trulli” (ZSC), ricade nelle “aree contigue di connessione” della stessa ZSC e rientra tra le aree con proposta di ampliamento della suddetta ZSC, proprio per via delle sue peculiarità naturalistiche (Piano di Gestione e Regolamentazione della ZSC IT91200002).
Oltre alle suddette considerazioni di carattere paesaggistico e naturalistico, ve n’è una di carattere infrastrutturale per nulla secondaria: la strada comunale di accesso al sito, da un lato e dall’altro, è del tutto inadatta a sostenere il conseguente aumento del traffico da parte dei mezzi di servizio e dei fruitori. Si tratta di una strada con carreggiata molto stretta, caratterizzata da notevoli pendenze e numerose curve con scarsa visibilità.
Sulla base del lavoro svolto dal gruppo tecnico, le sottoscritte Associazioni promotrici hanno già firmato e inviato tre relazioni, a partire dai primi mesi dello scorso anno, all’ufficio Ambiente del Comune di Monopoli, nonché a tutti gli altri Enti preposti al controllo.
Ribadendo tutto il proprio favore alle politiche di incentivazione della raccolta differenziata dei rifiuti, si auspica un’attenta riflessione da parte dell’Ente comunale sull’ubicazione dell’opera, nella convinzione che, date le dimensioni del territorio comunale di Monopoli, sia certamente possibile rinvenire un’area più adatta a svolgervi tale funzione.
Solamente vergogna
Il nostro territorio, ricchezza della comunità tutta va tutelato, salvaguardato, e monitorato, pensiamo alle future generazioni, e impensabile fare lo stoccaggio dei rifiuti in una oasi di grande bellezza, un paesaggio ameno, che ci riporta indietro nel tempo, come possiamo costruire il futuro se non volgiamo il nostro sguardo, alla storia del nostro comune territorio. Un uomo senza storia, è un uomo senza Dio.
A proposito dell’allocazione dell’erigendo Centro Comunale di Raccolta Rifiuti nella zona di Rizzitello-Lamascrasciola, visti i problemi di natura paesaggistica lì esistenti, vien fatta una alternativa proposta volta a preferire -in alternativa- una zona nella contrada di San Bartolomeo. A mio parere non cambia la sostanza in quanto a salvaguardia del paesaggio. Una proposta: non si può delineare la possibilità di individuare un’area meno impattante per il CCRR nella zona industriale o in contiguità con il sito del costruendo nuovo depuratore?