Popolazione

Storia della Popolazione

Dal 1500 al 1861

La prima quantificazione degli abitanti risale al 1502, durante il dominio dei Veneziani.

In una lettera del governatore si fa riferimento a 1.214 fuochi (famiglie) e 6.000 anime(abitanti).

Nel 1528, durante la dominazione spagnola, essenzialmente per fini fiscali, viene eseguito il primo censimento, da cui risultano 5.000 abitanti.

I successivi censimenti ne riportano 8.200 nel 1545,12.400 nel 1595, 10.000 nel 1627 a causa delle epidemie di peste.

Nella seconda metà del ‘700, dopo la grande carestia del 1763, la popolazione cresce notevolmente, raggiungendo 16.000 abitanti nel 1791, 20.000 nel 1797.

Quest’ultimo dato è riportato nel IV volume del Dizionario Geografico Ragionato del Regno di Napoli di Lorenzo Giustiniani che così riferisce di Monopoli: “Gli abitanti in oggi ascendono a circa 20.000 abitanti, tra i quali sonovi dei ricchi negozianti”.

Alla fine del ‘700 Monopoli risulta essere la città pugliese più popolosa, supera la stessa Bari che conta 18.747 abitanti ed è tra le più popolose di tutto il Regno di Napoli.

Negli anni successivi gli abitanti si riducono notevolmente fino a raggiungere i 13.235 nel 1818.

Diverse sono le cause: la riduzione del territorio per cessione ad altri comuni, le gravi carestie del decennio napoleonico, la distruzione del raccolto del grano a causa delle locuste (cavallette), l’epidemia di tifo del 1816, la riduzione del clero per la soppressione di numerosi monasteri.

Dal 1818 la crescita riprende lenta e graduale, fino a raggiungere i 20.275 abitanti nel 1848.

Dal 1861 al 1946

Popolazione dal 1861 al 2020Segue una riduzione a 17.505 nel 1861, causa l’alta mortalità per fame a seguito dei cattivi raccolti nel periodo 1846-1848.

Dall’Unità inizia un lento ma progressivo aumento fino ai 20.918 nel 1881. Oltre il 40 % della popolazione vive nelle contrade.

Nei primi anni del ‘900, per necessità di lavoro, molti sono i monopolitani che emigrano verso le Americhe, in particolare gli Stati Uniti e il Venezuela.

Agli inizi del Fascismo, nel 1922, si contano 25.000 abitanti; verso la sua fine, nel 1940, se ne contano 29.000.

Si registra una modesta crescita annua di circa 200, nonostante i forti vincoli opposti all’emigrazione e i premi concessi per le nascite.

Dal 1946 al 2020

Nel Secondo Dopoguerra la media di crescita annua, nel periodo 1946- 1950, passa a 906 abitanti, nel 1951-1961 scende a 265 per la forte emigrazione verso il nord e i paesi europei, in particolare Svizzera, Belgio e Francia; nel decennio 1961-1971 è di 339 abitanti.

Gli anni ‘70-’80 del Novecento sono un periodo di forte crescita demografica.

La città vive un periodo di notevole sviluppo economico, legato allo sviluppo edilizio conseguente all’approvazione del piano regolatore e alla peculiare e diffusa attività commerciale e artigianale.

Dal 2000 al 2020

Nel 2005 si raggiunge il picco massimo di 49.800 abitanti.

Negli ultimi anni, nonostante il boom economico legato al turismo, la crescita demografica si stabilizza, con tendenza alla diminuzione.

Principali cause sono la forte emigrazione dei giovani, specie laureati, verso il Nord e i Paesi Europei e il trasferimento di cittadini, soprattutto giovani coppie, nei comuni vicini, dove si registrano prezzi molto più bassi per l’affitto e l’acquisto di appartamenti.

A Monopoli, di converso, aumentano i prezzi e il numero di immobili disponibili sul mercato, sia per la ristrutturazione delle costruzioni del centro storico e del centro murattiano, sia per la nuova edilizia in aree
di espansione.

Le variazioni demografiche sono legate al numero dei nati, dei morti, dei trasferiti da altri comuni e dall’estero, dei trasferiti verso altri comuni e all’estero.

Esaminando i dati nel periodo compreso tra il 2003 e il 2019 emergono questi elementi.

Dai 470 nati nel 2003 si è progressivamente passati ai 321 nel 2019, con una diminuzione di 149 nati in un anno.

Per i morti, invece, si passa dai 382 ai 485, con un incremento di 103 in un anno.

I trasferiti a Monopoli, provenienti da altri Comuni, passano dai 378 ai 512, con variazioni annue variabili.

La media dei provenienti dall’estero si mantiene stabile, intorno ai 95.

Alcune punte di trasferimenti a Monopoli si registrano negli anni 2003 con 705, nel 2004 con 2.065, nel 2013 con 973.

I trasferimenti verso altri comuni si mantiene stabile, intorno ad una media di circa 410.

Quelli verso l’estero, per ragioni di studio e di lavoro, aumentano progressivamente, con punte di 114 nel 2006, 151 nel 2016 e 123 nel 2018 e 2019. In totale ci sono stati 1106 trasferiti all’estero nel periodo.

Nel 2006 si è verificato un particolare dato di 204 trasferimenti.

Alla fine del 2019 tutti i monopolitani all’estero e iscritti nel registro dell’AIRE, Anagrafe Italiani Residenti all’Estero, sono 4.784, in prevalenza residenti negli Stati europei.

Negli anni si è assistito, in linea con il dato nazionale, al progressivo invecchiamento della popolazione, con un indice di vecchiaia superiore al 155 %, che significa 155 ultrasessantacinquenni ogni 100 giovani fino a 14 anni.

Nel contempo, in linea con i dati nazionali, anche l’età media ( non aspettativa di vita) della popolazione è aumentata, passando dai circa 40 ai 45 anni attuali.

Nei primi nove mesi del 2020 si sono verificati notevoli e imprevisti cambiamenti demografici.

I 48.792 abitanti al 1° gennaio 2020 passano ai 47.577 del 30 settembre con una diminuzione di 1.215 unità, mentre a fine anno risultano 48.633 residenti.

Tra le possibili cause, come già ribadito, l’emigrazione all’estero o in altre regioni italiane per lavoro e studio, il trasferimento in altri comuni vicini per l’impossibilità di trovare alloggi in città in quanto destinati a strutture ricettive, o per i prezzi di compravendita o di affitto molto elevati. L’incidenza sul movimento della popolazione di una maggiore mortalità rispetto alla natalità, nell’ultimo periodo è poco rilevante, anzi nel mese di settembre 2020, per la prima volta, il numero dei nati (41) supera quello dei morti (35), proprio nel tempo del Coronavirus.

Per quanto riguarda i dati relativi allo stato civile, pur mantenendosi quasi stabile il numero degli abitanti, si registrano alcune significative variazioni.

I celibi e le nubili si sono ridotti dai 20.466 del 2007 ai 19.383 del 2019, i coniugati e le coniugate da 25.740 ai 24.839.

Nel contempo è aumentato in modo considerevole il numero dei divorziati e divorziate, passato da 367 a 1.041, mentre i vedovi e le vedove sono aumentati da 3.020 a 3.259.

Si tratta di un fenomeno in atto in tutta Italia, rilevante a Monopoli, in cui i matrimoni, in tempi di crisi economica, trovano qualche difficoltà a celebrarsi, sostituiti in molti casi dalle convivenze, mentre diverse unioni coniugali vanno in crisi.

Il fenomeno dell’aumento del numero delle famiglie, da 18.420 del 2016 a 20.572 nel 2019, è più legato alla divisione formale dei nuclei familiari per motivi fiscali e lavorativi.

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