PER CARMELA CORONA
Le notizie e i documenti che ho trovato in verità non sono molti, tuttavia voglio ugualmente ricordare la figura di quella che fu la mia prima Maestra di Musica, quando ero ancora in tenera età, e di cui cadeva nello scorso anno 2020 il Centenario della nascita.
Sto parlando dell’indimenticabile Professoressa Carmela Corona, detta Melina.
Nasce a Monopoli il 2 luglio 1920 da Vincenzo e Marianna Palmitessa.
La sua fu una famiglia di illustri musicisti: difatti un suo fratello più anziano, Michele (1906-1984), fu un eminente Compositore e Didatta, nonché Organista (allievo di Don Pietro Magri ad Oropa) della Basilica Cattedrale di Monopoli, succedendo al Sacerdote Don Paolo Masulli che fu il primo titolare del nuovo Organo monumentale costruito nel 1922 dall’Organaro Francesco Consoli di Locorotondo.
Nella sessione estiva dell’anno scolastico 1944/45 Carmela consegue il Diploma di Pianoforte presso il Conservatorio di Musica (allora Liceo Musicale) “N. Piccinni” di Bari con il massimo dei voti (10/10).
Da un suo Certificato di Servizio se ne può ricostruire, anche se solo parzialmente, la carriera didattica.
Nell’anno scolastico 1953/54 è incaricata dell’insegnamento di Canto Corale sia presso la Scuola Statale di Avviamento Professionale ad indirizzo Commerciale “A. Volta” (all’epoca a Monopoli in via San Domenico n. 16) che presso il locale Ginnasio “G. Galilei” (per 2 ore settimanali nelle Classi I A e I D).
Presso quella che nel frattempo era diventata la Scuola Media Statale “G. Galilei” svolge ininterrottamente attività d’insegnamento dal 1° ottobre 1962 al 30 settembre 1977, ricoprendo la Cattedra di Canto Corale fino al 1969 e nei successivi e rimanenti anni quella di Educazione Musicale.
Viene collocata a riposo il 1° ottobre 1977.
Dai documenti inviati dal Provveditore agli Studi di Bari si deduce che negli anni Cinquanta abitava in via Cialdini n. 101 e nei primi anni Sessanta in via Perricci n. 2.
La sua ultima abitazione fu quella proprio di fronte alla Scuola Media “G. Galilei” in via Europa Libera n. 4 (almeno dalla seconda metà degli anni Sessanta).
Muore a Monopoli nel 2001.
Di lei voglio ricordare soprattutto la delicatezza del carattere, la dolcezza nel rapportarsi agli altri, l’impeccabile precisione tecnica nel suonare il Pianoforte.
In età giovanile Carmela Corona aveva svolto attività concertistica soprattutto in qualità di accompagnatrice di Cantanti lirici, mettendo successivamente questa sua esperienza al servizio della Musica Sacra, in qualità di Organista della Schola Cantorum “Maria Santissima della Madia”, diretta dal Maestro Innocenzo Lenoci.
Era Lei inoltre a dirigere all’Organo il Coro Giovanile della Basilica Cattedrale di Monopoli di cui io stesso facevo parte in qualità di Contraltista finché non fui nominato, nel 1971, alla titolarità del grande Organo “F. Consoli” nella stessa Basilica.
Negli anni Cinquanta fu anche una pionieristica sostenitrice delle enormi potenzialità didattiche e concertistiche di uno Strumento, in quell’epoca non ancora pienamente valorizzato, come la Fisarmonica, fino al punto di promuoverne dei Corsi con relativi Saggi pubblici che portarono a Monopoli nel 1959 il grande fisarmonicista marchigiano Gervasio Marcosignori (1927-2013), vincitore proprio quell’anno dell’ “Oscar Mondiale della Fisarmonica”.
Insieme all’ancora vivente Professoressa Cecilia Salerno Mascolo e alla leggendaria Suor Lucrezia dell’Istituto San Giuseppe, ha contribuito alla formazione musicale di varie generazioni di giovani di Monopoli e del circondario, avviandoli allo studio del Pianoforte e della Musica in generale per gran parte del Secolo che ci siamo lasciati alle spalle ormai da un paio di decenni.
Non potrò mai dimenticare quando nel 1984, in occasione di una trasmissione da me registrata all’Organo secentesco di Salve (Lecce) per la sede di Bari della RAI, avendomi ascoltato su Radio Due, ebbe l’impagabile amabilità di telefonarmi per dirmi quanto si fosse compiaciuta per quella trasmissione, riempiendomi di complimenti soprattutto per la mia “precisione” esecutiva (proprio così disse, lasciandomi letteralmente senza parole, lei che era l’incarnazione della precisione alle Tastiere).
Quei suoi indimenticabili elogi – uniti a quelli, dal medesimo contenuto, di suo fratello Michele riferiti a mio padre (di cui era amico) quando una volta era venuto ad ascoltarmi in Cattedrale mentre eseguivo Bach a quell’Organo di cui lui stesso era stato illustre e indimenticato titolare – sono per me una sorta di autentica medaglia guadagnata sul campo dell’impegno musicale e specificamente organistico.
Domenico Morgante
Maestro Organista
DOMENICO MORGANTE (Monopoli, 1956), con un curriculum artistico di livello mondiale e ormai cinquantennale, è oggi uno dei più importanti organisti e clavicembalisti della sua generazione
E’ considerato dalla critica musicale internazionale: «calibratissimo e introspettivo […] uno dei maggiori allievi del grande Luigi Ferdinando Tagliavini, dal quale ha certamente mutuato la pulizia del tocco e del fraseggio» (“Strumenti e Musica”, 1986); «uno dei massimi esperti di musica rinascimentale e barocca e di tastiere storiche» (Nicola Sbisà, “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 2004); «uno dei più grandi organisti italiani» (Reggio Emilia, Festival “Soli Deo Gloria”, 2017); «dem Kreis der angesehendsten italienischen Spezialisten für Renaissance- und Barockmusik zugerechnet wird. […] Morgante hat als Organist, Cembalist und Musikwissenschaftler von internationalem Renommee» (Herbert Busch, “Schaumburger Zeitung”, 2018); «[…] fra i più importanti clavicembalisti e tastieristi del nostro tempo […]» (“il Diapason”, Newsletter n. 173, 2019). Diplomato in Organo e in Clavicembalo, laureato in Musicologia, specializzato in Scienze della Formazione, è stato allievo di Luigi Ferdinando Tagliavini, Gustav Leonhardt, Colin Tilney, Marie-Claire Alain, Sergio Vartolo.
Come ricercatore e filologo ha lavorato a vari Progetti musicali europei, svolgendo nel contempo attività didattica in Conservatorio (Campobasso, Roma) e nell’Università (Bari, Roma). Relatore nei più importanti Congressi musicologici internazionali, autore di fondamentali testi di musicologia diffusi in tutto il mondo e tradotti in varie lingue, dalla fondazione (1985) è Direttore dell’Istituto Mediterraneo di Musicologia.
Di molte composizioni del passato ha eseguito recuperi e restauri critici; è inoltre considerato uno dei massimi studiosi e interpreti della musica di Girolamo Frescobaldi. Docente emerito di Organo all’Accademia Organistica “G. Insanguine” di Monopoli (Bari), per la rilevanza della sua attività didattica in campo organistico gli è stato conferito il prestigioso PREMIO ABBIATI della Critica Musicale Italiana sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica (Fiesole, 2008). Nel campo della Composizione è autore di una ricca produzione di musica sinfonica, cameristica e sacro-liturgica, essendosi altresì cimentato anche nel campo sperimentale della musica elettronica.
Nel 2016 ha esordito anche nel campo della Narrativa con il Romanzo “Il segreto di Santa Cecilia” (Torino, Robin Edizioni). Numerose le sue partecipazioni a importanti Festival e Rassegne concertistiche in Italia e all’estero, nella duplice veste di organista e di clavicembalista, dove è inoltre regolarmente invitato a svolgere Masterclass e Corsi di perfezionamento.
Ricordo benissimo la signorina Corona (io la chiamavo cosi). Abitava nel mio palazzo. Da bambina il pomeriggio andavo a casa sua per ascoltarla suonare. Era elegantissima davanti al suo pianoforte a coda nero… se solo sapesse, caro prof. Morgante, che triste vecchiaia ha dovuto passare per colpa dell’avidita’ umana!
La professoressa Corona la ricordo sopratutto come una donna riservata, elegante e dolcissima. Un sorriso disarmante e rassicurante nello stesso tempo che trasmetteva ai suoi alunni incoraggiamento nello studio. La sua bravura nell’insegnare coinvolgeva la scolaresca unita per esprimere il meglio di sé stessi
Per sempre nel cuore di chi ha avuto l’,onore di conoscerla.